Oltre al compito politico ricoperto da FederEsuli, essa è anche il referente del Governo nelle questioni di carattere istituzionale.
La Legge 72 del 2001 stabilisce gli interventi a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.
L’articolo 1 stabilisce che:
“Ai fini di cui all’articolo 9 della Costituzione, la Repubblica tutela le tradizioni storiche, culturali e linguistiche italiane delle comunità istriane, fiumane e dalmate residenti in Italia, con riferimento agli usi, ai costumi ed alle espressioni artistiche, letterarie e musicali che ne costituiscono il patrimonio culturale popolare ed il legame storico con le terre di origine.”
Tale legge prevede lo stanziamento di fondi per l’esecuzione di progetti specifici.
L’articolo 4 precisa le linee di attuazione della legge ed i referenti:
“Lo stanziamento di cui al comma 3 è utilizzato mediante apposita convenzione da stipulare tra il Ministero per i beni e le attività culturali e la Federazione delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, sentiti la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero degli affari esteri […]”
Dunque la FederEsuli è anche l’interfaccia amministrativa tra Stato e mondo dell’Esodo per quanto riguarda la realizzazione di (dall’articolo 2):
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Organizzazione convegni, mostre e seminari di studio.
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Istituzione e potenziamento di centri di documentazione sulle terre di origine e sulle vicende dell’esodo dalle medesime e dell’inserimento dei profughi giuliano-dalmati nella vita nazionale o nei Paesi di emigrazione.
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Iniziative tese alla valorizzazione e alla divulgazione, anche tramite stampa periodica, della storia, della cultura, delle arti plastiche e figurative, della musica, delle tradizioni linguistiche e dialettali neolatine, dell’artigianato e del costume delle regioni di provenienza.
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Organizzazione di manifestazioni e di incontri, volti a favorire il mantenimento di contatti culturali con le terre di origine.
In questo caso le Associazioni che beneficiano dei servizi resi dalla FederEsuli per l’esecuzione dei programmi previsti dal governo sono le seguenti:
- Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio,
- Associazione delle Comunità Istriane,
- Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio,
- Associazione Nazionale Dalmata,
- Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia,
- Associazione per la Cultura fiumana istriana e dalmata nel Lazio,
- Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata,
- Circolo Buiese ‘D. Ragosa’,
- Circolo di cultura istroveneta ‘Istria’,
- Coordinamento Adriatico,
- Fondazione Rustia Traine,
- Istituto Regionale per la Cultura istriano – fiumano – dalmata,
- Lega Nazionale,
- Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio,
- Madrinato Dalmatico,
- Società Dalmata di Storia Patria, con sede in Padova,
- Società Dalmata di Storia Patria, con sede in Roma,
- Società di Studi Fiumani,
- Società Istriana di Archeologia e Storia Patria,
- Unione degli Istriani.
Nell’ambito delineato dalla legge 72 del 2001, FederEsuli, presiede all’esecuzione dei progetti finanziabili.
Il processo per l’esecuzione dei progetti è complesso ed articolato. In sintesi, l’attuazione pratica della legge 72 del 2001 vede un percorso che si può riassumere nello schema di seguito riportato:
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Predisposizione dei progetti (da parte di oltre 25 sigle associative);
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Presentazione dei progetti ai Consigli Esecutivi delle singole Associazioni;
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Presentazione e scelta dei progetti al tavolo della FederEsuli;
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Presentazione dei progetti alla Commissione tecnico-scientifica composta da due membri nominati dalla FederEsuli, uno dal MAE, uno dal MIBAC e due dalla Presidenza del Consiglio;
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Esame valutativo dei progetti e produzione di un parere, per ogni progetto presentato, da parte della Commissione tecnico-scientifica mista;
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Approvazione dei progetti da parte dei Ministri;
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Predisposizione del decreto di finanziamento da parte dei due Ministeri di cui sopra;
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Approvazione del decreto di finanziamento da parte della Presidenza del Consiglio;
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Stanziamento dei fondi (da parte del Ministero degli Esteri);
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Erogazione degli anticipi, con il resto della cifra da anticiparsi da parte delle associazioni;
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Esecuzione dei progetti;
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Predisposizione delle rendicontazioni;
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Invio delle rendicontazioni al centro di raccolta delle Associazioni;
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Invio delle rendicontazioni al Funzionario Delegato;
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Valutazione della documentazione;
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Erogazione dei fondi restanti da parte del Ministero degli Esteri sui progetti positivamente valutati dal Funzionario Delegato;
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Valutazione della documentazione (a cura del Ministero degli Esteri);
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Trasmissione della documentazione alla Ragioneria Generale dello Stato;
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Trasmissione della documentazione alla Corte dei Conti.
Nella presente sezione verranno riportati le informazioni ritenute di maggior rilievo circa l’attuazione dei progetti previsti dalla Legge 72 del 2001