Nei giorni appena trascorsi si è tenuto a Padova il 65° Raduno dell’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo – Libero di Comune di Zara in Esilio, alla quale hanno partecipato tutti i presidenti delle Associazioni federate, nonché il presidente di FederEsuli Antonio Ballarin.
Il Raduno, aperto dal presidente Franco Luxardo, ha avuto inizio nella mattina di sabato 13 ottobre 2018 con l’omaggio alla lapide che ricorda l’Esodo Giuliano-Dalmata, sita nei pressi dell’Università, alla presenza della fanfara dei Bersaglierei in congedo e del Presidente del Consiglio comunale di Padova Giovanni Tagliavini.
Dopo il concerto della fanfara, si è tenuto nelle aule di Palzzo Bo il consueto Incontro con la cultura dalmata condotto dalla prof.ssa Adriana Ivanov con la presentazione dei numerosi testi pubblicati negli ultimi mesi e riguardanti, sotto diversi profili, l’intera Questione Adriatica.
Nel pomeriggio di sabato si è tenuta l’Assemblea dei consiglieri. Aperta con i saluti di Renzo Codarin (presidente Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), David Di Paoli (presidente Associazione delle Comunità Istriane), Guido Brazzoduro (presidente Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio), Lucio Tito Sidari (presidente Associazione Italiani di Pola e Istria – Libero Comune di Pola in Esilio), Marino Micich (Segretario generale della Società di Studi Fiumani), l’Assemblea ha continuato i lavori mettendo in luce il lavoro svolto quest’anno e riscontrando con soddisfazione la cospicua presenza di persone delle nuove generazioni presenti al Raduno.
Sempre durante l’Assemblea dei Consiglieri ha preso la parola anche Antonio Ballarin, presidente di FederEsuli e consigliere dell’Associazione, dove ha illustrato il lungo e paziente lavoro condotto che ha visto, proprio a ridosso delle celebrazioni del Giorno del Ricordo 2018, una presenza sui mezzi di comunicazione dei temi sostenuti dalle nostre Associazioni, mai vista in precedenza.
“L’apertura espressa dal Governo sulle tematiche poste al Tavolo di concertazione tra Presidenza del Consiglio dei Ministri ed Associazioni dell’Esodo, è importantissima nell’ottica di una risoluzione definitiva auspicata per pendenze che si protraggono da decenni” ha riferito Ballarin nel suo intervento e, continuando, ha espresso come “emblematico il risultato ottenuto, grazie alla nostre Associazioni, con la riesumazione dei Martiri di Castua, poiché costituisce una chiara indicazione da percorre su tutti i punti ancora oggi in discussione”.
Nella serata, il Recital Adriatico, interpretato con maestria e simpatia dal vicepresidente Toni Concina, ha permesso di raccogliere duemila euro, in donazioni, elargiti dai partecipanti a favore del Madrinato Dalmatica per la conservazione del cimitero degli Italiani di Zara.
Il 65° Raduno, dopo la S. Messa della domenica, si è concluso con l’Assemblea Generale nella quale ha preso la parola il sen. Carlo Giovanardi – per una lezione,seguita da più di duecento persone, sui cento anni dell’annessione di Zara all’Italia – e che ha visto il conferimento del 22° Premio Niccolò Tommaseo a Rosita Missoni, fondamentale ed affettuosa presenza nel mondo dei Dalmati italiani.
Lalapide in onore dei Martiri delle Foibe a Padova
Franco Luxardo con il presidente del Consilgio Comunale di Padova Giovanni Tagliavini
Il Labaro della Città di Zara
Il Labaro dei Bersaglieri della Sezione di Zara
La Fanfara dei Bersaglieri in congedo di Padova
La Bandiera della Dalmazia al concerto della fanfara dei Bersaglieri di Padova
L’Incontro con la cultura dalmata tenuto da Adriana Ivanov a Palazzo Bo
Il Recital Adriatico di Toni Concina alla presenza dei duecento delegati
Il conferimento del Premio Tommaseo a Rosita Missoni da parte del presidente Franco Luxardo
Franco Luxardo, Rosita Missoni e Toni Concina
La motivazione del conferimento del 22° Premio Tommaseo a Rosita Missoni
Padova, 14 ottobre 2018