L’offesa ai martiri delle foibe. Gasparri massacra Di Maio


L’offesa ai martiri delle foibe. Gasparri massacra Di Maio

Un’offesa ai martiri delle foibe. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri accusa senza mezzi termini il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Inconcepibile ed inaccettabile il comportamento del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio per la mancata convocazione di una delegazione dei nostri esuli all’incontro diplomatico con il Capo dello Stato croato, che viceversa ha provveduto a far partecipare all’incontro i vertici della minoranza slovena in Italia”, dichiara Gasparri.

“Come d’altronde è grave il comportamento di Di Maio che incontrando il suo collega Ministro sloveno Anze Logar non si è preoccupato di discutere della cerimonia del 13 luglio per la ‘restituzione’ del Balkan alla minoranza slovena in Italia sia della ‘preoccupazione’ per l’istituzione della solennità del 12 giugno (1945) quale ‘Giornata della Liberazione’ della Città di Trieste dall’occupazione titina – continua il vicepresidente del Senato – Le ragioni dei nostri esuli sono state totalmente dimenticate da parte del Ministro Di Maio, un fatto gravissimo che rappresenta uno sfregio ulteriore al martirio delle foibe. Insomma una totale mancanza di sensibilità da parte di un Ministro incapace di gestire la politica estera e i nostri interessi nazionali e certamente ignaro della storia patria. Suona come uno schiaffo alla storia e alla memoria, una totale non conoscenza, da parte del Ministro, dell’arte diplomatica e delle relazioni internazionali. A nulla è servita la dichiarazione dopo l’incontro diplomatico, circa la riapertura (scontata) a partire dal 15 giugno delle frontiere tra Italia e Slovenia”.

Di Maio dopo l’incontro con Logar ha twittato entusiasta: “Francia, Germania, Svizzera e oggi anche la Slovenia. Si sta concretizzando sempre di più la riapertura totale delle frontiere verso l’Italia del 15 giugno. Anche dal collega Logar oggi ho ricevuto stima e apprezzamento per come gli italiani hanno affrontato questa pandemia”.

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