Il cinema della frontiera adriatica al Festival di Venezia


Il cinema che ha per argomento la frontiera adriatica sarà rappresentato al Lido di Venezia durante l’81a Mostra Internazionale del Cinema con due interessanti documentari. Questa iniziativa sarà possibile grazie all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia con la collaborazione del Centro di Documentazione Multimediale della cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata e con il patrocinio della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati.

Primo appuntamento venerdì 6 settembre alle ore 17:00 presso La Villa Giffoni Hub (Lungomare Marconi, 56 – vicino all’Hotel Excelsior) con la presentazione del docufilm “Rotta 230° – Ritorno alla terra dei Padri” prodotto da Rai Cultura. Alla fine della Seconda guerra mondiale il 90% degli istriani, fiumani e dalmati italiani furono costretti ad abbandonare le loro terre di origine annesse alla Jugoslavia comunista. Oltre 600 trovarono sistemazione a Fertilia in Sardegna: il primo nucleo di costoro raggiunse tale città di fondazione circumnavigando l’ITalia nella primavera 1948 a bordo di una flottiglia di pescherecci, con cui avevano abbandonato l’Istria portando a bordo le proprie famiglie e facendo una prima tappa a Chioggia (VE).

Novant’anni dopo, una vecchia barca “Klizia” insieme al suo comandante Giulio Marongiu (esule da Pola che non aveva più fatto ritorno nella sua città natale), ripercorre a ritroso questo viaggio e il film documenta questo progetto che è stato coordinato da Mauro Manca, direttore dell’Ecomuseo Egea di Fertilia.

Con la moderazione del critico cinematografico Alessandro Cuk (presidente del Comitato provinciale di Venezia dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), interverranno il regista Igor Biddau, il produttore Gianluca Pirazzoli, Mauro Manca e Giulio Marongiu, membri dell’equipaggio del Klizia, Renzo Codarin (presidente nazionale dell’ANVGD e di FederEsuli), Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale del Veneto, ed Ermelinda Damiano, presidente del Consiglio comunale di Venezia; saranno presenti gli Assessori del Comune di Alghero (SS) Raniero Selva e Roberto Corbia.

Sabato 7 settembre alle ore 12.00 presso lo spazio Regione Veneto all’Hotel Excelsior ci sarà, invece, la conferenza stampa per presentare “Vola colomba” di Renzo Carbonera. Si tratta di un documentario realizzato da Venice Film in occasione dei 70 anni del ritorno di Trieste all’Italia avvenuto con il memorandum di Londra del 1954 che pose fine al Governo Militare Alleato sulla Zona A del mai costituito Territorio Libero di Trieste. Tale opera nasce dalla collaborazione tra RAI Documentari (che curerà a breve la messa in onda in seconda serata su RAI3), Ministero della Cultura, ANVGD, CDM, FVG Film Commission e Comune di Trieste.

Un testimonial d’eccezione – il giornalista Toni Capuozzo – accompagna lo spettatore nei luoghi e nelle vicende del tempo, attraverso il racconto della società e della cultura italiana e triestina post-bellica: lo stesso titolo del docufilm richiama la canzone con cui Nilla Pizzi vinse il Festival di Sanremo nel 1952, con un testo nel quale non mancavano allusioni e riferimenti alla sorte di Trieste.

Il tutto arricchito e avvalorato dalla testimonianza dello storico Paolo Mieli e dalla partecipazione del celebre giornalista Bruno Pizzul. Di rilievo è anche la partecipazione di Italia Giacca, esule istriana, fuggita dalla sua terra di origine per trovare rifugio a Trieste e oggi componente dell’Esecutivo nazionale dell’ANVGD.

Alla conferenza stampa coordinata da Alessandro Cuk (critico cinematografico e presidente dell’ANVGD Venezia) interverranno Fabrizio Zappi (direttore di Rai Documentari), il regista della pellicola Renzo Carbonera, il produttore Alessandro Centenaro (Venice Film), Renzo Codarin (Presidente FederEsuli) e Italia Giacca (dirigente ANVGD e testimone nel documentario).