A Zagabria, il Ministro Tajani incontra i vertici politici ed economici. Confronto sui temi della CNI.
Il Forum Imprenditoriale Italia- Croazia si è tenuto in questi giorni a Zagabria alla presenza del vicepremier e Ministro degli Affari esteri Antonio Tajani e del suo omologo croato Gordan Grlic Radman. Promosso dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale della Repubblica italiana, in collaborazione con ICE Agenzia, il vertice economico è stato prezioso punto di incontro e condivisione anche sui temi di politica estera, oltre a gettare le basi per nuove opportunità di collaborazione tra i due Paesi, in un sistema di scambi internazionali che vede l’Italia al centro dell’Europa. Da Tajani sono giunte parole di incoraggiamento verso un incremento delle sinergie tra gli imprenditori anche per azioni congiunte in Africa, Asia ed India: “Si possono anche creare queste cooperazioni per avere una crescita delle nostre economie, che stanno attraversando un momento complicato. La guerra dei dazi non conviene a nessuno. Dobbiamo continuare a lavorare intensamente nel nostro mercato interno che al giorno d’oggi si inserisce proprio in questa azione di rafforzamento della nostra collaborazione all’interno del mercato unico”. Fondamentali le relazioni tra i due Stati non soltanto vicini geograficamente ma anche “perché ha una Comunità nazionale italiana che rappresenta un ponte di rafforzamento dell’amicizia tra i nostri due Paesi. Dobbiamo lavorare insieme perché siamo Paesi che possono contare sull’industria, sulle piccole e medie imprese, sul turismo, per avere un’azione comune per favorire la crescita”. Fondamentale infine, sfruttare il corridoio che, partendo dall’India attraversa Israele, fino ai paesi più a settentrione: “Noi riteniamo che il porto di Trieste possa essere un determinante punto di partenza di questo fornitore commerciale e infrastrutturale e la Croazia, Paese che si affaccia sul Mar Adriatico, non può non essere protagonista anche in questa nuova stagione infrastrutturale commerciale”. L’Europa, per il vicepresidente del Consiglio dei Ministri, deve farsi sentire affinché nessuno possa ritenere questo, un campo di interesse non soltanto economico e commerciale, di Cina, Russia o Turchia. Soddisfatto dell’incontro Grlic Radman che ha sottolineato come oltre al rafforzamento della cooperazione economica, sia intenzione croata sviluppare anche iniziative in Paesi terzi in sinergia con l’Italia: “Un ruolo importante del rafforzamento della nostra collaborazione sarà anche svolto dall’adesione della Croazia nell’OCSE, che l’Italia sostiene a lungo e con coerenza. Oltre a queste questioni economiche, e alla collaborazione che è presente nei nostri ottimi rapporti, abbiamo discusso anche altri aspetti della nostra collaborazione bilaterale, sviluppata nella difesa, nella sicurezza, nella scienza e nella cultura”. Durante il bilaterale si è discusso anche delle minoranze nazionali che creano forti legami tra i due Paesi: “Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione comune sul Mar Adriatico; insieme alla Slovenia siamo responsabili del Mar Adriatico, per cui stiamo tutelando la biodiversità del Mar Adriatico e i vari temi che riguardano i collegamenti e le infrastrutture”. Tajani ha anche incontrato il Primo Ministro Andrej Plenković, al quale ha ribadito la volontà italiana, condivisa fortemente dalla Croazia, di implementare la collaborazione in campo economico che oggi ci vede essere il nostro Paese, il secondo partner commerciale estero nel 2024, con scambi per 8,3 miliardi di Euro. A margine del Forum, Antonio Tajani ha incontrato Fulvio Radin, vicepresidente del Sabor e deputato della CNI, Maurizio Tremul presidente dell’Unione Italiana e il presidente della giunta dell’UI, Marin Corva. Secondo la dichiarazione congiunta diramata a seguito del colloquio, è stata espressa soddisfazione per le tematiche trattate, come i finanziamenti favore della Comunità nazionale italiana in Croazia e in Slovenia e la questione della modifica della legge sulla cittadinanza.
