FederEsuli a colloquio con il Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi
“Un incontro cordiale e costruttivo” è con queste parole che Antonio Ballarin, Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati ha chiosato il colloquio avvenuto oggi alla Farnesina tra il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi ed una delegazione di Federesuli composta dallo stesso Presidente Ballarin, dal Presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin, e dal Presidente di Coordinamento Adriatico, Giuseppe de Vergottini.
L’incontro fa seguito ai colloqui privati avuti in occasione della celebrazione solenne del Giorno del Ricordo, quest’anno tenutasi al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Abbiamo avuto la possibilità di riprendere discorsi iniziati anni fa, posti sui tavoli dei Governi via via avvicendatisi ed all’ordine del giorno dell’attuale ‘Tavolo di coordinamento Governo-Associazioni Esuli Fiumani, Istriani e Dalmati’ istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri”, ha continuato Ballarin. “Si tratta di questioni che attendono una soluzione da decenni, ma che costantemente vengono rimandate di anno in anno. In questo caso, invece, il Ministro ha dimostrato grande attenzione nei nostri confronti. Innanzitutto, perché è stato proprio lui a sollecitare un incontro con il nostro mondo ed, in secondo luogo, perché ha manifestato grande interesse ed indicato percorsi da intraprendere sui temi di maggior attinenza con il Ministero da lui guidato”.
L’incontro di oggi, il primo con un Ministro dell’attuale Governo, è proseguito per più di un’ora e mezza scorrendo le varie questioni per le quali le Associazioni degli Esuli continuano a chiedere una soluzione. In particolare si è parlato di:
-Il giusto ed equo indennizzo atteso per i beni degli esuli ed utilizzati dallo Stato italiano per pagare il debito di guerra nei confronti della Jugoslavia.
-Le definitiva esecuzione dell’Accordo di Roma del 1983 (successivo al Trattato di Osimo).
-Il miglioramento nell’applicazione della legge 72/2001, a tutela del patrimonio storico e culturale delle comunità degli esuli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.
-La questione dell’adeguata divulgazione degli eventi concernenti il Trattato di Parigi del 1947 (e sue conseguenze) nel mondo della scuola.
-La frustrante questione dei problemi anagrafici per le persone nate nei territori ceduti.
-L’estensione della cittadinanza italiana a quanti nati nei territori della Dalmazia non annessi all’Italia nel 1920.
-La consegna della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla città di Zara.
-Le onoranze ai caduti ed ai sacrari di guerra ed il ruolo estremamente positivo giocato su questo tema dall’attuale Governo della Repubblica di Croazia.
-Il riconoscimento dei contributi previdenziali INPS per perseguitati politici e deportati in Jugoslavia.
-Il riconoscimento dello status di martire per persone infoibate (annegate, fucilate, ecc.) dopo il 1950 e la conseguente possibilità di assegnazione di onorificenze alle famiglie.
-La revoca dell’imposta sul valore degli immobili situati in Istria e Dalmazia ed ri-acquisiti da esuli o loro discendenti.
La riunione si è conclusa con l’impegno della Farnesina nell’aiutare le Associazioni degli Esuli a chiudere una volta per tutte le pendenze elencate, nel rispetto della dignità di un popolo troppo a lungo dimenticato non solo dalla storiografia.
Roma, 23 maggio 2019