Antonio Santin, Defensor Civitatis


Il primo maggio 1945 segna l’inizio dell’occupazione jugoslava a Trieste e l’inizio di quaranta giorni di stragi, deportazioni, processi sommari e sparizioni ad opera dell’Ozna, la polizia segreta di Tito che attuava un’epurazione politica propedeutica all’annessione della Venezia Giulia e di Fiume alla nascente Jugoslavia comunista.

In questi momenti di terrore e di violenza si erge la figura del Vescovo di Trieste e Capodistria Antonio Santin, nato a Rovigno d’Istria nel 1895 e che già nella giornata insurrezionale del 30 aprile 1945 aveva fatto da mediatore tra le forze del Comitato di Liberazione Nazionale che avevano preso il controllo del capoluogo giuliano e le residue truppe tedesche.

Venice Film, in collaborazione con il Centro di Documentazione Multimediale della Cultura giuliana, istriana, fiumana e dalmata di Trieste (CDM), l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e la Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, ha realizzato il film-documentario “Antonio Santin, Defensor Civitatis” per Spazio Libero srl., con la regia di Valeria Baldan e Giovanni Ziberna.

Presentato in anteprima nazionale a Trieste, questo docufilm racconta la figura misericordiosa di Mons. Santin, vescovo di Trieste e Capodistria dal 1938 al 1975. In particolare per gli Istriani e per i Giuliani, Mons. Santin – esule tra gli esuli – è stato un fondamentale punto di riferimento, una garanzia di comprensione dei loro problemi e delle loro difficoltà, una costante presenza in supporto dei più deboli. Con lo stessa passione si era posto anche a difesa del popolo ebraico dopo la promulgazione delle leggi razziali fasciste, schierandosi apertamente contro lo stesso Mussolini.

Il grande attore Franco Nero recita la preghiera di Mons. Santin per le vittime delle foibe, composta per la cerimonia del 2 novembre 1959 alla Foiba di Basovizza. La clip è tratta dal documentario “Antonio Santin, Defensor Civitatis”